Domenica 29 novembre è stata inaugurata la rampa di accesso laterale alla Chiesa per l'abbattimento delle barriere architettoniche. L' opera si è resa necessaria per sostituire il vecchio elevatore, non efficace nella sua funzionalità. Il progetto è stata realizzato dagli architetti Pietro Bianchi e Marco Porro, che ringraziamo per il lavoro svolto e per la competenza tecnica. 

Dopo l'approvazione del progetto da parte della Curia e della Sovraintendenza delle Belle Arti, ottenuto il permesso di costruire dal Comune di Novedrate, l'opera è stata realizzata dalle imprese Conti e Conti, Stigliano, Mar Lattoneria, Marzorati Impianti, Orsenigo Luigi e Figli, che ringraziamo per la collaborazione. 

Ringraziamo inoltre l'Amministrazione Comunale, le Associazioni, che hanno a cuore il bene della Comunità, i Cittadini che, spesso in forma anonima, hanno contribuito con il sostentamento economico al raggiungimento di questo obiettivo. Pubblichiamo l'Iban della Parrocchia per chi volesse ancora contribuire al pagamento dell'opera oltre ai costi della imminente ristrutturazione del tetto della Chiesa. 

L'intervento in progetto è finalizzato ad ottenere il superamento delle barriere architettoniche per poter garantire l'accessibilità alla chiesa parrocchiale di Novedrate, dedicata ai Santi Donato e Carpoforo sia da parte di persone a mobilità ridotta che da parte di anziani.

La chiesa è un edificio già documentato nel XVI secolo ma fu ampliata e rimaneggiata a partire dal 1902 con l'aggiunta delle due navate laterali. Nel 1906 fu realizzata la decorazione della volta ad opera di Antonio Benghé mentre nel 1915 Luigi Morgari completò la decorazione sulla parete e sulla controfacciata. La costruzione della facciata risale invece al 1935.

La rampa in progetto verrebbe localizzata sul lato sud del fabbricato regolarizzando uno spazio urbano oggi di forma triangolare contenuto tra la chiesa e la casa parrocchiale.

Rispetto all'impiego di soluzioni come ascensori o servo scala che vincolano spesso alla presenza di chiavi per l'utilizzo o comunque a continue manutenzioni e possibilità di rotture e malfunzionamenti, si è scelto di protendere per la realizzazione di una rampa dalla dolce pendenza che non solo risulterebbe più economica e duratura, ma che offrirebbe anche la possibilità di riqualificare l'accesso laterale consistente ora in un semplice pianerottolo in uno spazio protetto per la sosta alla fine delle cerimonie, spazio, dall'alto valore estetico e simbolico valorizzato anche grazie al collocamento di un pianta d'ulivo illuminata anche la sera.

I materiali individuati per la realizzazione sono materiali naturali, meno soggetti all'invecchiamento e alle condizioni metereologiche esterne, come la pietra per la pavimentazione.

La pavimentazione sarà caratterizzata dall'impiego di grosse lastre in serizzo grigio, materiale economico e anch'esso già presente nelle finiture della chiesa e della casa parrocchiale antistante alla rampa.

La muratura di contenimento della rampa sarà intonacata della medesima tinta della chiesa.

Infine, per quanto riguarda i parapetti si propone una struttura leggera e il più possibile trasparente, realizzata con una ringhiera in metallo che possa garantire la massima apertura a livello percettivo di questo spazio, la tinta individuata è color testa di moro simile ai pluviali in rame ossidato, così da mantenere uniformità cromatica anche in queste finiture.

Sarà poi inserita un’illuminazione tenue a luci calde tipo segna passo rivolta verso la rampa e uno spot verso l'ulivo così da rendere gradevole e sicuro l'ambiente anche nelle ore serali e caratterizzarlo con una forte connotazione simbolica.