Intervista al Diacono Permanente Antonio Fatigati
Intervista al Diacono Permanente Antonio Fatigati
Benvenuto nella nostra comunità
Il 9 maggio scorso è arrivata la tua nomina a Collaboratore Pastorale nella nostra Comunità Pastorale S. Paolo della Serenza. Per iniziare a conoscerti ti rivolgo qualche domanda.
Vuoi raccontarci qualcosa di te, della tua famiglia, del tuo lavoro?
Sono nato a Monza, 60 anni fa. Lavoro in Regione Lombardia dove mi sono occupato di vari settori: sanità, agricoltura, imprese, giovani. Dal 1992 sono sposato con Silvia e abbiamo due figlie, Svetlana e Tatiana.
Ci spieghi chi è un diacono? Non tutti sanno che nella Chiesa c'è anche questa figura.
Il diacono è un ministro ordinato della Chiesa e sussiste fin dalle origini. La caratteristica del diacono è di essere al servizio di ognuno affinché si possa crescere nell’amore reciproco e nel riconoscere l’amore di Dio verso di noi. Il diaconato è sempre stato presente nella Chiesa e molti celebri santi erano diaconi: Stefano, Filippo, Lorenzo, Vincenzo, Francesco, Efrem il Siro, Arialdo.
Che differenza c'è tra "diacono permanente" e "diacono transeunte"?
Il Concilio Vaticano II ha innovato il diaconato prevedendo la figura di ministri, anche coniugati, non destinati a diventare sacerdoti (quindi “transeunti”) ma a rimanere in modo “permanente” nello stato diaconale.
Come è nata la tua vocazione al diaconato?
La vocazione diaconale è nata durante gli studi di teologia dove ho scoperto l’esistenza di questo ministero.
Il cammino che vogliamo fare come Comunità, con anche l'incoraggiamento del nostro Vicario Episcopale mons. Elli, è quello di formare una FRATERNITÀ DI VOCAZIONI DIVERSE nel cuore della Comunità (preti, diacono, famiglie, vocazioni di speciale consacrazione...). La tua presenza non è solo un aiuto per i preti ma ci aiuterà anche ad avere uno sguardo più ampio sulla Chiesa e sul mondo. La figura di un diacono può essere vista come un "ponte autorevole tra i preti e i laici"?
Indubbiamente lo stato di vita di un diacono permanente (lavoro, famiglia, figli) interpella fortemente la Comunità cristiana e porta a ridurre le distanze tra vita “ordinaria” e ministero. Credo quindi che il diaconato permanente possa davvero essere un ponte tra sacerdoti e laici.
Grazie, avremo modo di incontrarti ufficialmente domenica 1 giugno nella S. Messa delle ore 10:00 presso la parrocchia Santi Donato e Carpoforo di Novedrate. Iniziamo così il cammino insieme. Grazie per la tua presenza tra noi e buon cammino insieme!