«Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero»
«Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero»
In occasione delle SS. Cresime
Questa settimana l’attenzione di tutta la Comunità Pastorale è rivolta alle ragazze e ai ragazzi che ricevono il sacramento della Confermazione.
Quattro comunità parrocchiali, che si uniscono in una grande comunità, per gioire del dono più importante per il cristiano: lo Spirito Santo.
Facciamo festa per le nostre sorelle e i nostri fratelli più giovani perché sappiamo bene che essere cristiani significa essere radicalmente uomini. Ragazze, ragazzi, donne e uomini liberati da Dio che sono chiamati a diffondere il messaggio di liberazione e riscatto testimoniato da Gesù.
Non c’è spazio per comunità silenti, spossate e che non sanno più alzare lo sguardo perdendo l’occasione di riconoscere il Maestro; in questi giorni vogliamo davvero lasciare spazio alla novità che lo Spirito Santo porta nelle nostre parrocchie? Siamo pronti a stupirci dei talenti dei ragazzi, ad accogliere i vissuti diversi, a lasciare la parola ai più giovani e a supportare la loro crescita dentro un mondo che offre grandissime opportunità per fare il bene?
Nel nostro contesto attuale si nota la possibilità di essere privati della propria umanità preferendo conformarsi a pensieri, modalità di vita dove spopolano le ingiustizie e i soprusi, chiudendosi all’accoglienza e innescando il sospetto verso chi “non è dei nostri”.
A tutto questo noi vogliamo dire di no!
Come comunità vorremmo proprio che questi ragazzi possano aiutarci a vivere l’apertura necessaria che ci rende ancora più uomini. Noi adulti sappiamo bene che è complicato lasciare spazio, “far entrare aria nuova”, mettersi in cammino nonostante i pesi della vita, mettersi in discussione e non lasciarsi prendere dallo sconforto.
Perciò, con chi ci sta ed è disposto, vorremmo proprio allungare la mano a voi più giovani per lasciarci guidare, per testimoniarvi che noi ci siamo e che potete sempre contare su di noi e sull’esperienza di vita che saggiamente vorremmo condividere con voi.
Come per i discepoli di Emmaus presi da sconforto ma che si lasciano guidare dal Risorto, possa essere la vostra giornata di festa e possa essere tutta la vostra vita una grande festa.
In questo fine settimana non si conclude semplicemente un precorso ma si apre una vita nuova tutta da vivere seriamente, divertendosi, crescendo e facendo fatica… sì, facendo fatica perché, non illudiamoci, non è tutto facile e non è tutto dovuto anche se non ci mancano beni materiali, affetto e possibilità.
Scegliete sempre il bene, l’onestà, l’impegno e non sentitevi mai arrivati ma siate curiosi sempre, pieni di vita e non permettete a nulla e a nessuno di spegnervi nell’omologazione e nel non pensiero. Sappiate che il fallimento è l’unica via per diventare adulti maturi e non date corda a chi vi promette che non lo sperimenterete mai perché vi preferisce bambini facilmente influenzabili.
Permetteteci anche di augurarvi di seguire sempre la vostra coscienza e di dare credito al vostro sentore di persone libere, che capiscono subito che persone avete davanti e se queste possono davvero essere un aiuto per voi.
Che il vostro cuore possa ardere sempre per sperimentare l’amore Dio che non abbandona mai.
È ora di prendere il largo con la consapevolezza che tante persone vi vogliono bene, quindi buon cammino a ciascuno di voi e anche a ciascuno di noi.