La parrocchia di Carimate ha vissuto la sua prima manifestazione all’interno della 10^ Edizione de La Lunga Notte delle Chiese. Abbiamo vissuto insieme la storia del Santuario e della Chiesa Parrocchiale e Marco Ballabio ci ha aiutato a apprezzare i tanti dettagli e le simbologie delle rappresentazioni sacre. Gli accompagnamenti musicali e i cori Angelo Sala e San Benedetto hanno arricchito le nostre anime con i suoi e i canti della speranza. Nello scorso numero abbiamo avuto modo di presentarvi e di ringraziare lo storico d’arte Marco Ballabio e la corale Angelo Sala. Rivolgiamo i nostri ringraziamenti anche alla violoncellista Serena Patanella. Originaria di Cantù, Serena ha iniziato a studiare il violoncello all’età di 10 anni, diplomandosi nel 2013 al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Como sotto la guida del maestro Guido Boselli. Ha perfezionato ulteriormente i suoi studi presso il Conservatorio “Vecchi Tonelli” di Modena e l’Accademia Walter Stauffer di Cremona.
Ringraziamo inoltre il nostro organista Tommaso Ganci di Montesolaro. Nato a Como nel 2004, Tommaso ha iniziato lo studio del pianoforte a 7 anni e ha proseguito da autodidatta con l’organo. Oltre a prestare servizio alla comunità pastorale di San Paolo e in particolare nella corale A. Sala come organista, è anche un membro attivo del coro San Benedetto di Como. Infine ringraziamo il Coro San Benedetto di Como che la comunità di Carimate ha già apprezzato durante la scorsa Quaresima. Il coro di Comunione e Liberazione di Como nasce nel 1981 non per un progetto pensato a tavolino, ma contestualmente ad un’esperienza di appartenenza e amicizia. Circa trent’anni fa fu scelto il nome "Coro S. Benedetto", affascinati e stupiti da come il monaco iniziò un'opera che lo portò a costruire una civiltà facendo leva sulla libertà dell'uomo attratta da ciò che più gli corrisponde: dalla bellezza. Un grazie infine a don Alberto, don Aurelio e don Riccardo e a tutti i volontari che ci hanno permesso di vivere fra arte e musica, una serata bella e accogliente nella nostra comunità, nell’ottica dell’abbraccio di speranza che ha guidato la presente edizione e che di certo non mancherà di riaccogliervi l’anno prossimo.
