Da giovedì 25 a lunedì 29 settembre 2025

Perché il paese di Figino Serenza fa festa a fine settembre?
Perché il 29 settembre è la festa del suo Patrono. 
Chi è un patrono?
È un angelo o un santo che viene invocato nella preghiera a protezione della vita di una comunità di persone.
Chi è un angelo?
È una creatura di Dio. Una creatura solo spirituale, che sceglie di vivere accanto a Dio ed essere a Lui obbediente con gioia e prontezza. Alcune di queste creature sono messaggeri di Dio. In particolare gli angeli che Dio ha riservato per i compiti più delicati e importanti si chiamano arcangeli.
Chi è il patrono di Figino?
È San Michele arcangelo. 
Perché il Patrono di Figino è san Michele arcangelo?
Perché la chiesa parrocchiale di Figino, quella principale, è dedicata a san Michele arcangelo. Così hanno voluto i figinesi che nel 1600 abitavano qui in paese, insieme al loro parroco hanno scelto di proteggere la Comunità invocando la protezione di san Michele.
Perché i figinesi nel 1600  hanno scelto di dedicare la nuova chiesa parrocchiale  proprio a san Michele?
Forse perché la chiesa parrocchiale costruita nel 1600 (quella che utilizziamo ancora adesso) è in cima alla collinetta di Figino. Molte chiese antiche dedicate a san Michele nel mondo sono state costruite proprio in cima a delle colline o montagne.
Come si fa a invocare la protezione di San Michele arcangelo?
Con la preghiera.
Come si fa a pregare?
Occorre provare e riprovare. Si fa fatica. Ma non bisogna arrendersi. Né scoraggiarsi se non vedi subito i risultati. Bisogna essere costanti e perseverare. La preghiera è creare un dialogo, è confidenza con il Signore Gesù. Occorre tempo, silenzio, desiderio di incontrare il Signore e capacità di ascoltarlo.
Il risultato più bello della preghiera è la pace e la serenità del cuore.
Ma allora per fare veramente festa a Figino occorre anche la preghiera?
Nessuno ti obbliga alla preghiera, neanche Dio. Anzi, Dio desidera che tu scelga liberamente di pregare, che tu scelga liberamente di volergli bene. Perché lui per primo ci ha voluto bene. Ci ha creati e continua, ogni giorno a riempirci di bene! Bisogna accorgersi di questa grande fortuna che abbiamo.
Mi insegni a pregare papà?
Certo, preghiamo insieme…

Il dialogo che avete appena letto è quanto ho immaginato tra un bambino curioso e il suo papà che cerca di spiegargli il senso di una tradizione bella e significativa legata al paese e legata alla fede cristiana.
Spero che ciascuno di noi in questa festa patronale possa, con la preghiera, sentirsi accolto e amato da Dio così com’è. Anche noi siamo in cammino verso il giorno senza tramonto, giorno in cui non ci saranno le tenebre, e vivremo in Dio per sempre.
Quest’anno la nostra Comunità Pastorale, a partire dalla festa di Novedrate il 7 settembre, fino alla festa di Figino, anzi fino al 7 ottobre 2025, avrà come filo rosso la figura del nuovo Santo milanese: Carlo Acutis, giovane ragazzo che ha voluto bene al Signore Gesù, con grande gratuità. Il 7 ottobre 2025 ci sarà l’incontro con mons. Ennio Apeciti che si è occupato di avviare nel 2006 la causa di beatificazione di Carlo Acutis. 
Di lui ha scritto mons. Apeciti: «Se dovessi trovare una cifra sintetica per descrivere questo santo direi il coraggio. Il coraggio di andare controcorrente, per esempio nella carità verso i poveri e gli ultimi, dimostrata fin da piccolo. Le suore Marcelline, presso cui frequentò le scuole elementari, raccontano di come spesso Carlo rinunciasse all’intervallo per passarlo in classe, vicino a un bambino con disabilità che gli altri compagni isolavano. O, più avanti, il coraggio di essere cristiano, senza vergognarsi, mostrando interesse per proposte spirituali dalla scuola a cui raramente gli altri adolescenti aderivano, come racconta il preside del suo liceo, il Leone XIII». 

Questa festa di Figino, edizione 2025 (anno giubilare), potremmo dire è una festa con i piedi ben piantati per terra e con lo sguardo verso il Paradiso!
Buona festa, cari amici!
Don Alberto

 

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