Iscrivere il proprio figlio a catechismo vuol dire essere disponibili a vivere la vita della comunità cristiana.
Iscrivere il proprio figlio a catechismo vuol dire essere disponibili a vivere la vita della comunità cristiana.
Inizio del Catechismo
Carissimi genitori, vi scrivo questa lettera aperta, per dirvi la gioia della nostra Comunità cristiana per poter aiutarvi a far crescere i vostri figli nella fede nel Signore Gesù. Un giorno avete chiesto alla Comunità cristiana di battezzare i vostri figli: “con grande gioia la nostra Comunità cristiana vi accoglie” ha detto il prete (o il diacono) rivolto ai bambini che avete presentato. E così i vostri figli sono stati battezzati nella morte e nella Resurrezione del Signore Gesù. Sono stati battezzati dopo che voi avete confermato che siete consapevoli della responsabilità di educarli nella fede.
Alcuni di voi, forse, non hanno ancora battezzato i propri bambini, e forse siete rimasti sorpresi a sentire dai vostri figli che anche loro, per quanto possono aver percepito dagli altri bambini, hanno il desiderio di un cammino fatto insieme con gli altri bambini, un cammino non scolastico ma di amicizia. Siete sorpresi? Il Signore sa parlare al cuore di tutti i bambini: il Signore “mette un seme nel cuore di ciascun bambino, all’alba di un cammino, noi vorremmo vedere il seme e capire cosa crescerà, ma bisogna avere pazienza…” (ricordo questo canto che ho imparato da piccolo). Il Signore parla al cuore dei bambini battezzati e di quelli non battezzati: perché tutti possano diventare amici del Signore Gesù.
Gesù ci parla nel silenzio del nostro cuore. Bisogna allenare il cuore a percepire questa presenza umile ma forte nel nostro cuore. Bisogna insegnare ai bambini a pregare. Anche noi adulti abbiamo sempre bisogno di imparare a pregare. Per questo è fondamentale che i bambini vedano voi genitori che pregate: solo vedendo i genitori pregare un bambino impara a pregare. Cari genitori vivete la preghiera della Comunità cristiana (in particolare la S. Messa domenicale) perché vi potrà sostenere quando la fede personale diventa faticosa e pigra.
Vi invito, cari genitori, a vivere la vita della nostra Comunità cristiana. Avere un figlio che inizia il catechismo non vuol dire soltanto preoccuparsi del luogo, degli orari e di chi lo accompagna, ma chiede a tutta la famiglia di vivere la vita della Comunità cristiana. Vi chiedo, care famiglie, di lasciarvi accogliere dalla nostra Comunità e reciprocamente di accogliere voi le persone e le proposte della nostra Comunità cristiana.
Così ora voi presentate i vostri bambini perché inizino il cammino di fede che, questo è l’augurio per tutti i vostri bambini, li porterà a vivere, per la prima volta, la consapevolezza di un incontro personale con il Signore Gesù. Buon cammino, cari amici!
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