Riscoprire la gioia del Vangelo come dono

Leggendo questo Vangelo, le prime due parabole, mi è tornato in mente un episodio di qualche anno fa, con un gruppo di pellegrini venuti dall'Italia, eravamo nei luoghi di San Paolo, siamo andati in una parrocchia, la parrocchia di (...), per l'esattezza, poco distante da Tarso, e (...) ha incontrato uno dei parrocchiani. Hanno fatto naturalmente tante domande ai cristiani locali e poi alla fine, quando un po' le domande erano esaurite, una signora, turca, della parrocchia, ha detto: "Avrei anch'io una domanda da fare a voi, posso farla?" - Ma, certo, volentieri, no? - "Ma io vorrei capire perché voi cristiani in Europa, in Italia, avete tanta paura che venga l'Islam, che l'Europa diventi musulmana, eccetera eccetera? Perché" - ha aggiunto questa signora - "da noi a nessun cristiano gli verrebbe mai in mente di passare all'Islam, anzi" - dice - "noi in tutte le nostre parrocchie abbiamo dei musulmani che vogliono diventare cristiani, vogliono chiedere il battesimo" - e io confermai questo fatto, e dissi è proprio vero, così, anzi, a volte abbiamo più persone che vorrebbero diventare cristiane di quelle che riusciamo a seguire. Allora, naturalmente, il gruppo rimase così, un po' sconcertato, preso un po' in contropiede. Poi questa signora aggiunse: "Ma forse voi in Europa, voi cristiani, avete dimenticato di avere trovato il tesoro, di aver trovato la perla preziosa". Ecco, allora leggendo questo testo, mi è ritornato in mente questo episodio e io dissi, ma penso, penso, signora, che lei abbia toccato proprio il punto giusto: che noi qui abituati da secoli di cristianesimo, abbiamo dimenticato che il cristianesimo non è prima di tutto così una richiesta di un comportamento morale, che non è una cosa così per i buoni, che, fanno tante opere buone, è un dono, un regalo, il regalo della salvezza, è il tesoro, la perla, raccontata da Gesù. Che allora giustifica che puoi anche dare tutto. Quindi non si tratta di avere chissà che cosa per poi allora diventare cristiani. No, al contrario, bisogna disfarsi, disfarsi didi molte cose, inutili, e disfarsi anche di molte cose utili, perché abbiamo trovato il tesoro, la perla. Quali sono le cose inutili di cui dobbiamo disfarci? Beh, moltissime delle cose stanno nelle nostre case, francamente. Siamo tutti ripieni di un sacco di cose inutili. Continuiamo a comprare cose inutili quando abbiamo già le nostre case piene, ma soprattutto son le cose utili, cosiddette utili, quelle di cui non dobbiamo disfarci. E, quali sono? Sono le nostre preoccupazioni, sono il nostro assillo, come se il mondo e la salvezza del mondo, la vita della gente, fosse tutta sulle nostre spalle. Infatti, queste parabole Gesù a chi le dice: Le dice, dicono gli esegeti, le dice proprio a quella gente che lo seguiva, la quale diciamo in qualche modo diceva: ma qui non cambia niente, qui il mondo è sempre tale e quale, ma tu sei il Salvatore, ma qui non si vedono tutti questi segni della salvezza. Il tesoro nascosto, la pietra, la perla preziosa è a disposizione, ma bisogna poi, bisogna poi prenderla. C'è un dono, c'è un regalo, ma il regalo se non lo prendi, non te lo godi. Immagina l'uno che ti regala, non so, una bella pianta, una scatola di cioccolatini, tu lo lasci lì. Eh, ma allora è chiaro che il dono c'è. Però lo devi prendere, lo devi fare tuo, lo devi accogliere, lo devi mettere, se è una bella pianta per esempio, nel posto giusto, eccetera. E così per tutto, no? Così per tutto. Allora vedete, il regno di Dio c'è, ma noi dobbiamo prenderlo, noi dobbiamo gioire, noi dobbiamo ringraziare, dobbiamo spogliarci di tante inutili preoccupazioni, come se il mondo fosse, appunto, sulle nostre spalle. E infatti Gesù dice questa paraboletta che avete ascoltato, dei pescatori che tirano a riva le reti e dice: "Guardate, non affannatevi! Viene il momento nel quale il Signore farà giustizia, nel quale il Signore dà a ciascuno il suo: "Hai seminato male, (...) Hai fatto del male, potrei sfuggire alla giustizia umana, come vediamo il mondo che in mano ai prepotenti che ignorano qualunque legge nazionale e internazionale, cioè una corruzione che non finisce mai e sembra che. vale soltanto la legge della forza, di chi ha più armi, di chi ha più missili da lanciare, eccetera eccetera. Il mondo è pieno ormai di personaggi di questo tipo e noi siamo impauriti! "Perché è povero? "Perché hai paura" dice il Signore, Il mondo è nelle mie mani, il giudizio c'è, tranquillo, al tempo giusto, lo so io, quando, come e chi. Allora, cari fratelli e sorelle, noi (...) riplasmiamo un po' la nostra vita cristiana sulla parola di Dio, invece che su tante nostre belle idee religiose che ci portano a non gioire più del bello di avere Gesù, del bello di avere conoscere il Signore, del bello della salvezza. Se noi diciamo che Gesù è venuto, ha salvato, perdonato, si però sembra che questo non incida nella (...) nostra vita. E che siamo preoccupati, anche preoccupati, a volte troppo preoccupati anche di fare il bene. Mentre invece Gesù dice, guarda il bene che tu puoi fare deriva dalla tua gioia, non da un tuo sforzo. Se non sei nella gioia, non hai capito il cristianesimo. Non hai capito chi sono io. Se tu ancora sei così preoccupato, come appunto ricordava la signora della parrocchia di (....) al nostro gruppo, che voi siete così preoccupati, ma dovreste risplendere invece per la gioia del cristianesimo. Ma il cristianesimo molto spesso non è più una gioia, perché non lo conosciamo più, perché siamo diventati ignoranti, perché l'abbiamo trasformato in una serie di regole, virgolette, cose da fare e tutto il resto. e ci siamo dimenticati invece che è la salvezza portata. Portata a chi? Ci risponde la lettera seconda, la lettura seconda di San Paolo, dice: "Non è che Dio è venuto a chiamare i buoni" No, perché voi eravate così, immorali, (...) ma il Signore vi ha raggiunto e vi ha salvato. Però vedi il Signore, come lui stesso ha detto tante volte, non è venuto per i sani, è venuto per i malati, non è venuto per i giusti, è venuto per i peccatori, cioè per noi. che siamo ammalati, perché infatti abbiamo messo in pieno una civiltà veramente tristissima, perché i nostri giovani sono disorientati, non credono più in nulla... certo, il mondo che gli abbiamo costruito è un mondo dove non c'è posto per loro, ci sono un sacco di difficoltà, non crede in niente, se non nel tempo che avviene l'ultima edizione del cellulare eccetera, è chiaro che in questo mondo qua, è molto difficile che emerga la gioia dell'essere cristiani, che emerga la certezza di essere perdonati, che emerga la certezza che il mondo è nelle mani di Dio e che c'è il giudizio, (...) giusto, quando Dio lo sa. Ma appunto è un dono, non è un regalo, che ti porta a cambiare vita, siccome hai incontrato la salvezza, siccome hai capito che non sei più il salvatore di te stesso, siccome hai compreso che c'è un mio amore, allora cambi vita, allora non ti occupi più delle stupidaggini, allora non sei più ossessionato nemmeno di essere all'altezza della situazione. Come quante altre volte sento la gente che dice: "Ah ma perché dovrei credere per lei, scusi? Ma no perché io non son degno, non son degno" - "Ma guardi nessuno è degno, però il Signore ha detto: 'Pregate', allora prega, prega tu, comincia a pregare tu, io poi pregherò insieme con te." Ma non è che la preghiera Dio l'ascolta perché uno è bravo, stiamo freschi. La preghiera che Gesù ha esaudito subito, in modo totale, è stata quella del malfattore crocifisso con lui, uno che aveva fatto tanti peccati, tanti di quei (...): "Ricordati Signore, ricordati di me nel Tuo Regno" "Ok, certo, ben volentieri! Sarai il primo!" Quindi smettiamo di accampare scuse, interroghiamoci se abbiamo incontrato davvero il Signore, se siamo fondati sulla Parola di Dio oppure su qualche pia convinzione. La Parola di Dio è sempre scomoda, è scomoda perché è bella, perché è bellissima, ma la bellezza e la bontà di Dio ci prendono sempre un po' in crisi, lasciamoci mettere in crisi, e se non abbiamo ancora trovato da bere che le saranno una penna preziosa, facciamo così tipo di preghiera a Signore: aiutami, aiutami a trovarla, mettimi in cerca, invece di stare lì rassegnato, impaurito, bloccato, pensando soltanto alla cattiveria degli altri che vogliono invaderci, vogliono cambiarci. Cerca il tesoro, cerca il Signore. Il Signore ha detto "Cercate, e troverete" e ha detto ancora "d'accordo, io vi faccio parlare". Ma si fa trovare se lo guardiamo, se noi lo cerchiamo, stringiamo, ma ci siamo impoveriti. Abbiamo bisogno del tesoro, non sappiamo più per cosa spendere la nostra vita perché non abbiamo trovato la perla preziosa.
Aiutami a trovare il tesoro che sei Tu, la perla preziosa che sei Tu.
 

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