Auguri di buon Santo Natale e buon anno nuovo!
Auguri di buon Santo Natale e buon anno nuovo!
Dio nasce nell’umiltà di Nazaret per abitare la nostra fragilità
È questo il Natale dell’anno santo 2025.
Al centro del Natale contempliamo la nascita di Gesù: “il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”. Gesù ha scelto di nascere in umiltà in una semplice stalla, e successivamente di vivere per 30 anni (su 33!) a Nazaret. Paese piccolo, semplice, dove l’unica prospettiva di futuro per i giovani era semplicemente quella di rimanere ad abitare lì.
Come ha scritto Paolo Curtaz:
“Chi nasce a Nazareth ha un solo futuro: restarci. Nessuna possibilità di riscatto, nessun bel finale, nessuna reale opportunità, nessuna alternativa ad una vita semplice e povera, fatta di stenti al limite della sopravvivenza. Dio sceglie Nazareth. Noi fuggiamo la Nazareth in cui viviamo. La consideriamo all'origine del nostro fallimento, la ragione della nostra tristezza. Nazareth ci tarpa le ali, ci impedisce di emergere, di farci conoscere. Se Dio sceglie Nazareth come luogo da cui partire per salvare il mondo, ribalta il tavolo delle nostre certezze. Ridefinisce la logica del mondo. Fino a quando non imparo ad amare la mia Nazareth, a rispettarla, a riconoscerne i pregi, passerò il tempo a lamentarmi contro il fato che mi ha fatto nascere in questa periferia esistenziale, in questa città, con questi genitori, con questo corpo, con questi limiti.”
L’augurio che nasce da questo pensiero è che possiamo imparare ad accettare un po’ di più la “nostra Nazaret”: tutto quanto ci rende fragili possa essere accettato un po’ di più. Accettare noi stessi per aprire meglio il cuore a Dio e agli altri.



