Riflessione

Il Natale è un tempo profondamente radicato nella tradizione popolare e intensamente sentito anche ai nostri giorni; esso suscita sentimenti di bontà, di tenerezza, di amore. A Natale anche l’aspetto delle nostre città cambia: si rivestono di luci, di colori, di preparativi per la festa.
Siamo sempre tentati di etichettare tutto ciò come “vuoto consumismo” ma chissà che anche queste manifestazioni esteriori possano celare nel cuore delle persone qualcosa di autentico: un desiderio, un’invocazione, un anelito di vita nuova…
Ma nell’approssimarsi delle feste di Natale, un immenso dolore sale dal cuore della terra e un’accorata preghiera giunge alle labbra: Quanti segni di morte, Signore, / in questa tua nascita!
Ogni giorno, angosciati e impotenti, udiamo notizie che, entrando prepotentemente nelle nostre case, esibiscono tutta l’assurdità e l’efferatezza di guerre vicine e lontane, di violenze familiari e sociali inaudite, conosciamo grida di libertà soffocate nel sangue, vediamo persone in fuga dalla miseria e dalla fame verso orizzonti senza speranza, famiglie spezzate, bambini che muoiono, giovani che insorgono per la giustizia e la libertà …
Rivelaci, Signore, il mistero del tuo Natale! Donaci di penetrare il mistero della tua Venuta tra noi!
Aiutaci a comprendere che non si tratta semplicemente di commemorare un fatto storico del passato e neppure di rinchiudere la celebrazione del Natale nei confini troppo stretti di un «presepe», pur bello che sia. 
Abbiamo bisogno di uno sguardo nuovo, uno sguardo dall’alto, sulla storia e sul mondo, che ci doni di riconoscere nell’“oggi” di ogni tempo e di ogni uomo e donna l’incarnazione del tuo Figlio, Gesù, l’Emmanuele, il Dio che ci salva e cammina con noi, presenza silenziosa e discreta ai crocevia delle nostre strade.
È in noi che Gesù deve nascere oggi, nella sua Chiesa! Non attendiamo più la nascita di Cristo nella carne, ma ne attendiamo il compimento, quando Egli sarà tutto in tutti (cf. Col 3,11).
«Il Signore ci accordi di credere con il cuore, di confessare con la bocca e di confermare con le opere che l’alleanza di Dio è nella nostra carne affinché gli uomini, vedendo le nostre opere buone, diano gloria al Padre nostro che è nei cieli in Gesù Cristo nostro Signore» (Origene).

Venga il Giorno, Signore,
in cui la nostra notte 
incontrerà la tua Luce!
Venga il Giorno, Signore,
in cui la nostra povertà 
incontrerà la tua Pienezza!
Venga il Giorno, Signore,
in cui il nostro desiderio 
incontrerà il tuo Amore!
Venga il Giorno, Signore,
in cui la nostra attesa 
incontrerà la tua Venuta!
Venga il Giorno, Signore,
in cui le nostre strade
incontreranno la tua Via!
Venga il Giorno, Signore,
in cui porrai
la tua tenda tra noi!

 

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