Il dialogo che avete appena letto è quanto ho immaginato tra un bambino curioso e il suo papà che cerca di spiegargli il senso di una tradizione bella e significativa legata al paese e legata alla fede cristiana.
Spero che ciascuno di noi in questa festa patronale possa, con la preghiera, sentirsi accolto e amato da Dio così com’è. Anche noi siamo in cammino verso il giorno senza tramonto, giorno in cui non ci saranno le tenebre, e vivremo in Dio per sempre.
Quest’anno la nostra Comunità Pastorale, a partire dalla festa di Novedrate il 7 settembre, fino alla festa di Figino, anzi fino al 7 ottobre 2025, avrà come filo rosso la figura del nuovo Santo milanese: Carlo Acutis, giovane ragazzo che ha voluto bene al Signore Gesù, con grande gratuità. Il 7 ottobre 2025 ci sarà l’incontro con mons. Ennio Apeciti che si è occupato di avviare nel 2006 la causa di beatificazione di Carlo Acutis.
Di lui ha scritto mons. Apeciti: «Se dovessi trovare una cifra sintetica per descrivere questo santo direi il coraggio. Il coraggio di andare controcorrente, per esempio nella carità verso i poveri e gli ultimi, dimostrata fin da piccolo. Le suore Marcelline, presso cui frequentò le scuole elementari, raccontano di come spesso Carlo rinunciasse all’intervallo per passarlo in classe, vicino a un bambino con disabilità che gli altri compagni isolavano. O, più avanti, il coraggio di essere cristiano, senza vergognarsi, mostrando interesse per proposte spirituali dalla scuola a cui raramente gli altri adolescenti aderivano, come racconta il preside del suo liceo, il Leone XIII».
Questa festa di Figino, edizione 2025 (anno giubilare), potremmo dire è una festa con i piedi ben piantati per terra e con lo sguardo verso il Paradiso!
Buona festa, cari amici!
Don Alberto