Amministrazione Comunale di Carimate

Ieri quando mi hanno comunicato la morte di Don Egidio, mi sono venuti in mente tutti i sia pur pochi ricordi di una conoscenza iniziata quando ero molto giovane e poi proseguita molti anni dopo grazie ai miei incarichi amministrativi comunali.

Ricordo quando, imbelle giovanotto, ci incontrammo insieme ad altri giovani per la fondazione del circolo ACLI. Entrammo nel suo studio e io vidi una scrivania piena di carte e fogli vari in disordine. Evidenziai, maleducatamente, il caos cartaceo ed egli mi rispose: “in questo caos riesco a trovare il bandolo della matassa!”.

Don Egidio per molti anni è stato parroco a Carimate, ha avuto modo di conoscere bene i suoi parrocchiani e in questa sua missione ha affrontato non solo la cura della loro anima, ma anche i problemi sociali delle famiglie e le esigenze “edilizie” che la cura dell’anima comunque richiede: la cura delle tre chiese di Carimate, l’asilo, l’oratorio con annessa palestra. Un parroco come quelli di una volta che si occupavano dell’uomo in toto.

Ci ha lasciato dopo una vita lunga e piena di soddisfazioni ed io credo che il suo affetto più profondo lo abbia mostrato verso i giovani nella fondazione del Gruppo Sportivo. Egli, amante della montagna, non poteva che amare lo sport.

Penso che ci abbia lasciato soddisfatto di quello che ha realizzato a Carimate. Il nostro cordoglio, la nostra commozione devono tuttavia valorizzare la serenità: se n’è andato con la sua fede cristallina e troverà la pace eterna nella convinzione di avere fatto il proprio dovere di uomo e di prete.

Roberto Allevi


 

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