Questa elevazione musicale è un dono grande per la nostra Comunità Pastorale. Tutti i cori della Comunità insieme alla Banda Musicale S. Cecilia di Montesolaro hanno preparato insieme questo momento. Al centro di questi brani c’è la MESSA PER LA PACE di Daniele Carnevali. Mi sembra significativo che per eseguire questo brano di PACE si riuniscano insieme i cori delle nostre quattro parrocchie, quasi a dire che PER COSTRUIRE LA PACE OCCORRE ESSERE UNITI. Noi siamo chiamati ad essere sempre di più un’unica Comunità formata da quattro parrocchie diverse (come un’unica famiglia formata da quattro membri diversi tra loro)! Sempre meno siamo quattro Comunità che si concedono a fare qualcosa insieme. È proprio un cambio di mentalità. Questo evento aiuta a costruire sempre di più un’unica Comunità. Un unico sentire, un sapersi aiutare fraternamente. Senza eliminare la singolarità di ciascuna parrocchia ma SEMPRE DI PIÚ sentendoci una grande famiglia, capaci di aiutarci e di FAR FESTA INSIEME!

Non è stato semplice ideare questo progetto, né motivare tutti i gruppi musicali, né realizzarlo. Un grazie di cuore a colui che fermamente ci ha creduto e che ringraziamo a nome di tutta la Comunità: il maestro Matteo Monti.

A lui abbiamo rivolto qualche domanda

É un programma che alterna brani per sola banda a brani che verranno eseguiti insieme a tutti i cori della nostra Comunità. Pace e Speranza saranno il filo conduttore che legherà ogni brano del concerto: durante le presentazioni verranno offerti spunti di riflessione proprio su questi temi. Ecco il programma in dettaglio:

Confermo che saranno presenti tutti i cori:

Tutti i cori sono ben rappresentati e hanno saputo lavorare bene tutti insieme

Per questo concerto, ai nostri 25 componenti si aggiungeranno altri 4/5 amici di bande vicine che però collaborano stabilmente con noi almeno nelle occasioni più importanti

Una tua valutazione su come 

è andata la preparazione

Insieme alle maestre dei cori, abbiamo stabilito una regola sin dall'inizio ossia di lavorare a cori riuniti per la preparazione dei brani: questa è stata la chiave vincente che ha tolto ogni alibi e che ci ha fatti sentire tutti sullo stesso piano dall'inizio alla fine. Non più cinque cori, ma un coro unico, almeno per questo evento.

Positivo anche il fatto che nelle prove - sia le prime per singole sezioni che le ultime a voci riunite - si siano alternate le maestre e gli organisti che hanno dato la loro disponibilità a seconda delle loro agende. Essere diretti da più persone arricchisce: il confronto è sempre costruttivo.

É inevitabile che all'inizio si debba fare una qualche fatica: mettere insieme stili musicali e soprattutto impegni diversi a seconda delle parrocchie può presentare qualche complicazione.  Man mano che il progetto prendeva forma, le fatiche si sono trasformate nell'orgoglio di far parte di questa iniziativa: negli ultimi giorni mi è capitato di parlare con più di una persona che canterà durante il concerto e mi è stato sottolineato che la cosa bella sono state proprio le prove tutti insieme con tutti i cori.

Se vogliamo trovare una nota negativa, è la constatazione della difficoltà nel ricambio generazionale dei nostri cori dove è difficile trovare persone che non abbiano superato gli "Anta". Eccezion fatta ovviamente per il Piccolo Coro dell'Assunta, ai cui componenti auguro di continuare nei prossimi anni a cantare insieme ai cori degli adulti.