Riflessione

Si potrebbero spendere molte parole per giustificare e richiamarvi, carissimi fedeli, l’importanza della preghiera prolungata davanti al Santissimo Sacramento. Mi basta però evocare la bellissima pagina del S. Vangelo in cui si racconta delle due sorelle di Lazzaro, Marta e Maria che ospitano Gesù nella loro casa. 

La prima è indaffarata e distratta dai molteplici servizi; Maria invece è assorta ai piedi di Gesù, lo ascolta. Marta si indispettisce e vorrebbe che il Maestro richiamasse la sorella, perché l’aiuti; ma Gesù risponde: “Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno: Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta” (cfr. Lc 10, 38-42). Nella tradizionale esegesi biblica, Marta impersona la vita attiva e Maria quella contemplativa. Diciamo subito che entrambe le donne compiono degli atti eticamente leciti. Infatti, Gesù afferma che Maria “si è scelta la parte migliore”, ciò a significare che anche l’altra parte, quella scelta da Marta, è buona, seppur meno buona della prima. Sant’Agostino, infatti, commenta così questo passo: “Maria aveva inteso nel modo più fedele quel che dice il salmo: fermatevi e sappiate che io sono Dio (Sal 45,11). 

Il tempo delle SS. Quarantore è per davvero un’occasione per dare la priorità a Dio: solo adorando Dio, dedicandoGli tempo, noi uomini possiamo sempre di nuovo riscoprire chi siamo

Siamo figli di Dio: adoriamoLo dunque, anteponendo a tutte le nostre occupazioni la giusta lode di Dio. Non lasciamoci vincere dalla tentazione di coloro che dicono: “Meglio un’azione di carità in più, piuttosto che stare troppo in Chiesa”. No! Vinciamo questa diabolica tentazione facendo bene sia l’una sia l’altra cosa, senza dimenticare che - come Maria, sorella di Lazzaro - la preghiera di adorazione è cosa più gradita agli occhi di Dio, rispetto alle tante cose che facciamo e che ci affannano inutilmente. Chiediamo la grazia di poter fare come Maria: metterci in ginocchio davanti a Cristo nel Santissimo Sacramento dell’Altare, per adorarLo e ringraziarLo per il dono prezioso del suo SS. Corpo e Sangue, che ogni giorno offre per la nostra salvezza del S. Sacrificio della Messa. 

don Giacomo


 

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